Il mistero della coscienza: tecnologia e futuro

16 aprile 2018 Ore 20:00 – Piccolo Eliseo, Roma
Si può riaccendere la coscienza? E come si fa a capire se chi non riesce a comunicare è in qualche modo cosciente?

Il mistero della coscienza: tecnologia e futuro

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Che cos’è la coscienza? Perché a volte la perdiamo? Come si fa a capire se chi non riesce a comunicare è in qualche modo cosciente? Si può riaccendere la coscienza?

Lo stato vegetativo è una condizione in cui, dopo una grave lesione cerebrale, i pazienti sono svegli ma non consapevoli: è una delle condizioni più difficili e meno comprese del cervello umano. Esplorare questi studi rappresenta un viaggio nel centro dell’identità attraverso le più avanzate apparecchiature tecnologiche, per rispondere ad alcuni dei misteri più affascinanti che riguardano gli esseri umani.

Lunedì 16 aprile la rassegna La Scienza e noi è orgogliosa di portare a Roma al Piccolo Eliseo un giovane e straordinario neuroscienziato, il prof. Martin Monti, che dirige il laboratorio di ricerca focalizzata su coma e coscienza all’Università della California di Los Angeles (Ucla). Italiano, milanese di nascita, laureato in Bocconi e successivamente Phd a Princeton, Monti ha pubblicato sulle più prestigiose riviste internazionali e viene invitato a parlare nelle più importanti università in tutto il mondo.
Con la sua équipe ha messo a punto una decina di anni fa un test molto innovativo per comprendere quanta capacità cerebrale sussista in pazienti in stato vegetativo e stato di minima coscienza. Per questo fu invitato nel 2013 a visitare in Israele Ariel Sharon, che dal 2007 si trovava in un grave stato di disordine della coscienza: le sue risonanze magnetiche rivelarono che c’erano segnali di attività cerebrale nel cervello del premier israeliano.

Oggi Monti sta lavorando su un ambizioso progetto chiamato Lifu (Low Intensity Focused Ultrasounds,), una tecnica rivoluzionaria e non invasiva, per cercare di aiutare a  far ‘ripartire’ il cervello di pazienti in coma, ‘massaggiando’, con ultrasuoni focalizzati a bassa intensità, il talamo, un’area cerebrale cruciale per l’emergere della coscienza. Ne hanno parlato i media in tutto il mondo per le implicazioni non solo mediche, ma anche etiche che ne derivano. La speranza di Monti è di arrivare a produrre un apparecchio che possa aiutare le persone in stato vegetativo o di minima coscienza a recuperare qualche livello di facoltà cognitive. Siamo per ora solo ai primi esperimenti, condotti su cinque pazienti con esito interessante, ma è troppo presto per poter trarre conclusioni definitive. Il prof. Monti e la sua équipe stanno reclutando nuovi pazienti e contano di arrivare a 10 casi in due anni.

Martin Monti spiegherà a che punto sono oggi gli studi sulla coscienza, una della caratteristiche umane più misteriose, e parlerà del suo lavoro con le persone in coma e delle speranze che la sua ricerca apre.

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Guarda il video di Ted con Martin Monti

Le foto della serata

Le foto sono di Federica Di Benedetto.

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