In questo momento di crisi della ricerca in Italia, BrainForum propone un rilancio delle eccellenze italiane nel campo delle neuroscienze.
Una sfida in controtendenza e coraggiosa, data la difficile situazione delle Università, la carenza di fondi per la ricerca, le sirene che attraggono le nostre menti più brillanti all’estero. Ma nonostante tutto ciò, ci sono e rimangono a lavorare in Italia molti scienziati brillanti e stimati in tutto il mondo.
Brain in Italy ne ha presentato cinquanta, tra cui molti giovani e molte donne, in una formula innovativa che ha alternato ai dibattiti, alle lezioni magistrali e alle relazioni scientifiche, spettacoli teatrali e film, presentati da scienziati, e che hanno affrontato tematiche collegate alla ricerca sul cervello, all’intelligenza artificiale, alle manipolazioni della memoria, al rapporto tra uomo e computer, all’empatia, all’identità, all’immagine di sé.
Dopo aver portato in Italia alcuni dei massimi neuroscienziati provenienti dai più prestigiosi centri di ricerca internazionali, la quarta edizione di BrainForum ha puntato i riflettori sui ricercatori italiani, per farli conoscere al grande pubblico in una “due giorni del cervello” che ha coniugato scienza ed edutainment, rivolta a un pubblico eterogeneo, non solo di addetti ai lavori.
Abbiamo presentato ricercatori da tutta Italia, sottolineando come la ricerca sul cervello nel nostro Paese sia ramificata e all’avanguardia, con un focus su Milano che con i suoi sette centri dedicati alle neuroscienze può ben definirsi la capitale italiana del cervello.
Nonostante le scarse risorse investite, per numero e qualità le pubblicazioni scientifiche italiane in molti settori, incluse le neuroscienze, sono ai primi posti sia in Europa che nel mondo. E i giovani ricercatori italiani sono stati, su base nazionale, il secondo gruppo nell’ottenere borse di studio dell’European Research Council, assegnate sulla base di elevati criteri selettivi di eccellenza scientifica e creatività.