Gilberto Corbellini – Elisabetta Sirgiovanni Tutta colpa del cervello Un’introduzione alla neuroetica

Gilberto Corbellini – Elisabetta Sirgiovanni  Tutta colpa del cervello  Un’introduzione alla neuroetica

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“Scienza e filosofia” Collana diretta da Armando Massarenti

Mondadori Università – Saggi
Pubblicazione: novembre 2013
Pagine: 250
Prezzo 18,00 euro
ISBN 978-88-6184-288-5

L’opera
Questo libro discute l’impatto che le ricerche sul cervello stanno avendo in diversi ambiti, non solo in quelli biologici e medico sanitari, ma anche, più in generale, sociali. Da un decennio le neuroscienze e le neurotecnologie hanno dato vita a un ambito di studi chiamato «neuroetica». Con questo termine ci si riferisce sia all’indagine sulle implicazioni etiche della ricerca e della pratica clinica in ambito neuroscientifico, sia alla possibilità di comprendere meglio in che modo il cervello elabora i giudizi morali.
Se per alcuni la sostituzione del senso comune con categorie ricostruite sulla base delle scoperte provenienti dalle neuroscienze è qualcosa di auspicabile, per altri questa direzione è considerata potenzialmente pericolosa, anche e soprattutto da un punto di vista etico: una sorta di svilimento dell’essere umano.
Dopo una ricostruzione storica delle origini della neuroetica, gli Autori illustrano i problemi riguardanti la diffusione della tecnologia che più di ogni altra rappresenta nell’immaginario pubblico gli avanzamenti conoscitivi e le ricadute applicative delle neuroscienze: le neuroimmagini. Il libro affronta quindi i temi principali della neuroetica, dall’impatto che le conoscenze e le tecnologie neuroscientifiche stanno avendo sullo studio e sul trattamento delle malattie psichiatriche, al controverso argomento del potenziamento delle capacità cognitive, cioè la possibilità di utilizzare farmaci, impianti o procedure neurotecnologiche per agire sul cervello al fine di migliorarne alcune performance; fino alle ricadute dell’applicazione delle neurotecnologie in ambito giudiziario, dove, partendo da alcune sentenze emanate da tribunali italiani, si ricostruiscono i termini della discussione in merito alla rilevanza dell’uso di dati e di argomenti neuroscientifici all’interno delle procedure giudiziarie. Infine, i metodi e gli scopi della neuroetica vengono analizzati dal punto di vista filosofico in un contesto di impianto evoluzionistico.
L’ambizione di questo libro è di porre le tematiche neuroetiche e bioetiche in una luce più corretta, al di là della polarizzazione ideologica «bioetica laica vs. bioetica cattolica», che ha di fatto alimentato solo una confusa rissa sul tema e prodotto gravi danni per noi cittadini.

Gilberto Corbellini insegna Storia della medicina e Bioetica presso la Sapienza di Roma. Ha studiato la sanità pubblica e approfondito vari aspetti della storia e della filosofia delle scienze biomediche. Ha rivolto particolare attenzione alla storia delle immunoscienze e delle neuroscienze, all’evoluzione dei modelli eziologici delle malattie, alle evoluzioni della pedagogia medica e alle istanze etiche in relazione agli avanzamenti conoscitivi e applicativi delle ricerche mediche più avanzate.
Tra le sue pubblicazioni: Dalla cura alla scienza (con Maria Conforti e Valentina Gazzaniga), Milano, 2011; Scienza, quindi democrazia, Torino, 2011; Perché gli scienziati non sono pericolosi, Milano, 2009; La razionalità negata. Psichiatria e antipsichiatria in Italia (con Giovanni Jervis), Torino, 2008.
Elisabetta Sirgiovanni lavora all’Istituto di Studi Giuridici Internazionali come ricercatore in Neuroetica. Ha pubblicato studi e articoli sulle neuroscienze cognitive e sulle implicazioni giuridiche delle neuroscienze.