Street exhibition – Il colore del pensiero

Per l’edizione 2011 del Brainforum, è stata organizzata a Milano, in Corso Vittorio Emanuele, una mostra open air, costituta da 40 pannelli di foto a colori del cervello accoppiate a opere di arte moderna.
La mostra, a cura di Viviana Kasam e Angelo Bucarelli, per gentile concessione della Fundaciò La Caixa di Barcellona, e con il contributo del Comune di Milano, è stata richiesta da 14 città in tutto il mondo, a cominciare da Peoria, Illinois, presso l’Università di Bradley, dove si inaugurerà il 30 marzo 2012.

Cervelli di roditori colorati secondo una nuova straordinaria tecnica definita Brainbow (da Brain, cervello, e Rainbow, arcobaleno) sono il soggetto di queste fotografie, ottenute iniettndo in vitro negli ovuli di un topo delle unità costituite da proteine della medusa Aequoria Victoria, fluorescente alla luce. Le unità penetrano nei cromosomi e causano una mutazione genetica che fa sì che il cervello del topo, esposto alla luce, assuma tonalità colorate.
L’operazione è invasiva, ma non provoca danni o disturbi all’animale. La mutazione genetica prodotta è stabile, cioè trasmissibile agli eredi. Sic reano così generazioni di topi con il cervello reattivo alla luce.

Nascono così queste spettacolari fotografie, il cui parallelismo sorprendente con opere di arte impressionista e astratta – Turner, Picasso, Monet, Mirò, … – sembra quasi suggerire che gli artisti abbiano ritrovato nella struttura stessa del proprio cervello le immagini da dipingere sulla tela.

Al di là della bellezza estetica del risultato, la tecnica si rivela altamente utile per i neuro scienziati. E’ infatti estremamente difficile riuscire a ricostruire con precisione le connessioni neuronali, a causa dell’altissima densità di neuroni, la loro microscopica taglia e le loro forme complesse.
Brainbow offre quindi la speranza di riuscire a ricostruire l’architettura dei neuroni sia su piccola che su vasta scala.
Questo processo può quindi aiutare nella comprensione dell’attività cerebrale.

Il curatore della mostra, Angelo Bucarelli, ha individuato, per ciascuna delle immagini ottenute con la tecnica Brainbow, un’opera d’arte simile, realizzando una vera e propria mostra che è stata realizzata in Corso Vittorio Emanuele a Milano e successivamente richiesta da altre città al mondo.