Dopo solo poche settimane di lockdown, in Italia e nel mondo, abbiamo visto increduli, attraverso video diventati immediatamente virali, delfini e squali aggirarsi indisturbati addirittura nei porti, balene e polpetielli “sorridere” alle telecamere e dai satelliti immagini confortanti di mari limpidi e cieli sempre più chiari.
Affascinati da questo incredibile spettacolo della natura che si mostrava in tutta la sua bellezza, ci è venuto spontaneo chiederci che cosa potremmo fare perché tutto questo non finisca nel momento in cui saranno messe in atto la fase 2, la fase 3, la fase 4… Quando cioè tornerà la “normalità”, quella normalità che ci ha condotto ad affrontare una emergenza planetaria mai vissuta prima. Si parla giustamente di come rimettere in moto il motore produttivo che ha dato la possibilità agli uomini e alle donne di accedere a beni essenziali per la sopravvivenza, ma insieme vorremmo una visione più lungimirante del nostro futuro.
Il tempo del Coronavirus ci sta insegnando a mettere al primo posto i valori della solidarietà e della difesa della nostra casa comune. Come bene ha detto Papa Francesco, la figura spirituale forse di maggior riferimento oggi nel mondo, per cattolici e non, “ci siamo illusi di poter essere sani in un mondo malato”.
Non sprechiamo questi giorni preziosi, approfittiamo dell’occasione che costringe a riflettere, a studiare e a essere sempre più consapevoli della realtà nella quale siamo immersi.
Noi di Marevivo, stando tutti rigorosamente a casa, ci siamo impegnati su vari fronti per essere presenti con il nostro pensiero e cercando di incidere sul cambiamento che il Coronavirus ci sta insegnando.
La nostra divisione subacquea, essendo ferma e non potendo andare in acqua, ha chiesto al ministro dell’Ambiente Sergio Costa e alle forze militari che posseggono nuclei subacquei di organizzare immersioni per osservare cosa si sta verificando nel mare in questo momento storico nel quale l’impatto dell’uomo è minimo. La risposta è stata immediata e l’operazione di osservazione scientifica è partita coordinata dal prof. Nando Boero, nostro vicepresidente e dal prof. Enzo Saggiomo della Fondazione Stazione Zoologica. Guardia Costiera, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, insieme alla Fondazione Trianon e alla Stazione Zoologica si sono attivate per un programma di immersioni in tutto il territorio nazionale. Nel Golfo di Napoli e a Pescara le prime immersioni del nucleo Carabinieri, filmate da Roberto Rinaldi, hanno consegnato immagini spettacolari, bisogna però continuare per avere un quadro più completo e una risposta dagli scienziati.
Abbiamo preparato un appello, che abbiamo condiviso con altre prestigiose Associazioni e Fondazioni, per chiedere alle commissioni di Camera e Senato di continuare il loro lavoro affinché gli iter legislativi delle leggi sulla difesa dell’ambiente siano portati avanti e si concludano. Le Commissioni hanno rallentato il loro lavoro e quindi sono rimaste bloccate importanti leggi sull’ambiente come la Salvamare. Consapevoli che i focolai del Covid 19 si sono sviluppati proprio nei luoghi dove l’inquinamento è più presente, abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di inserire nella Task Force per la seconda Fase dell’emergenza Coronavirus degli esperti di temi ambientali. Ci sembra lapalissiano, nel momento in cui dobbiamo fare le scelte su come proseguire il cammino nostro e dell’umanità, chiedere aiuto agli esperti, agli scienziati e a coloro che da anni ci indicano la strada per affrontare i cambiamenti climatici, per sviluppare un’economia circolare e per vivere senza intaccare la preziosa biodiversità del nostro Pianeta. Sono problemi che bisogna affrontare subito, perché, come ha detto lo studioso israeliano Yuval Harari, le decisioni che si prendono oggi incideranno sul futuro nostro e dei nostri figli, e fra un anno non ci sarà la possibilità di cambiare le scelte. Finora non abbiamo avuto risposta ai nostri appelli; si parla giustamente di come rimettere in moto il motore produttivo che ha dato la possibilità agli uomini e alle donne di accedere a beni essenziali per la sopravvivenza, ma insieme vorremmo una visione più lungimirante del nostro futuro.
Inoltre non si ferma la nostra attività di educazione ambientale nelle scuole con i Delfini Guardiani delle Isole e negli Istituti Nautici rigorosamente online. Sono lezioni molto creative, fatte dai nostri biologi, esperti e animatori per catturare l’attenzione e mantenere alta la passione per il mare dei nostri giovani allievi.
Non sono sufficienti le leggi e la ricerca scientifica, se non sviluppiamo una vera cultura del mare e dell’ambiente sarà tutto vano.
Il nostro augurio è che in futuro si potrà dire che il tempo del Covid ha dato la spinta a un cambiamento di rotta dell’intera umanità. Ognuno deve fare la sua parte, consapevole che la posta in gioco è altissima e che riguarda il futuro del Pianeta. Avanti tutta!