Da una ricerca congiunta condotta al London University College London e alla Duke University e pubblicata su Nature Neuroscience si deduce che l’abitudine a dire piccole bugie può condurre l’individuo a dirne di sempre più grosse.
Infatti il comportamento degli individui esposti a un test, che dava loro un premio gradualmente crescente e proporzionale all’entità della loro bugia, ha fornito la prova empirica che la misura in cui i partecipanti si abbandonavano a mentire a proprio vantaggio aumentava al ripetersi dell’evento.
Il test di imaging (functional MRI) cui gli individui venivano assoggettati ha mostrato che c’è un meccanismo neurale sottostante a tale comportamento, infatti la riduzione del segnale diretto all’amigdala dipende dalla precedente storia di bugie e dalla assuefazione a tale comportamento.
In altre parole, i risultati sembrano indicare che esiste un meccanismo biologico che corrisponde a un “piano inclinato scivoloso” che conduce dall’abitudine alle piccole bugie a disonestà di maggior rilevanza.
Questa notizia è stata pubblicata sulla nostra newsletter del 27 luglio 2017. Se vuoi ricevere la nostra newsletter iscriviti qui!
