Perché i film ci piacciono e ci coinvolgono? Che impatto hanno su di noi? Come influenzano il cervello, e come il cervello è influenzato da ciò che vede sullo schermo? È diverso guardare un film a casa o al cinema? Perché al cinema si piange, si ride, si prova terrore, ci si emoziona, pur sapendo che ciò che avviene davanti ai nostri occhi è fittizio? E ancora, il cinema attraverso i temi che tratta può aiutarci a comprendere il valore e il significato di materie quali l’intelligenza artificiale, l’innovazione tecnologica applicata alla criminologia, la robotica e le loro ricadute scientifiche e etiche sulla nostra società? A tutte queste domande cercherà di rispondere Brain+, una rassegna di quattro film che si svolgerà dall’1 al 4 ottobre alla Casa del Cinema di Roma.
Obiettivo principale di Brain+ è cercare di avvicinare un pubblico di non addetti ai lavori, e di giovani, alla ricerca scientifica, provando a uscire dalle aule universitarie, dai centri di ricerca e dalle sale conferenze e affrontando temi ormai di grande attualità e interesse scientifico con un linguaggio, quello del cinema, certamente più accattivante e comprensibile.
I film che saranno proiettati nel corso della rassegna sono stati selezionati con uno sguardo sempre attento alla loro qualità artistica e ai temi scientifici che caratterizzano le loro trame cercando di proporre al pubblico, grazie agli esperti e agli scienziati che li analizzeranno, una chiave di comprensione e di discussione curiosa, insolita e divertente.
1 ottobre
Si può prevedere il comportamento criminale?
Minority Report, di Steven Spielberg (USA, 2002, 146’)
Intervengono Adrian Raine, Olivia Choy e Bruno Lepri
dibattito in inglese con traduzione simultanea
I più recenti studi di neuroscienze dimostrano come la tendenza ai comportamenti violenti sia riferibile a disfunzioni nel cervello e spesso identificabile già nella primissima infanzia. Due esperti di fama mondiale in questo settore, Adrian Raine, professore di Criminologia all’Università della Pennsylvania e autore del saggio Anatomia della violenza (Mondadori) e Olivia Choy, assistant professor al Dipartimento di Psicologia dell’Università di Nanyang (Singapore) e autrice di una ricerca innovativa sulla possibilità di ridurre le intenzioni aggressive tramite stimolazione elettrica transcranica, si confronteranno con il prof. Bruno Lepri, direttore del MobS Lab presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento, che sta lavorando all’utilizzo degli Open Data per affrontare sfide sociali quali la criminalità.
2 ottobre
Telecomandare il cervello
The Manchurian Candidate, di Jonathan Demme (Usa, 2004, 132’)
Intervengono Fabio Babiloni e Fiorella Operto
La tecnologia già oggi consente di intervenire sul cervello attraverso stimolazioni elettriche e magnetiche per curare alcune malattie, come il Parkinson e l’epilessia, ma anche comportamenti ossessivo-compulsivi, fino alla possibilità di rianimare la persone in stato vegetativo. E già si prevede la possibilità di potenziare le capacità cognitive e la memoria attraverso microchip impiantati nel cervello, ma anche di “leggere” nel pensiero degli altri. Siamo alle soglie di una rivoluzione che cambierà radicalmente gli esseri umani? E quali sono le sfide etiche per questo futuro che si prospetta alle porte? Ne parlano Fabio Babiloni, professore di Fisiologia e Neuroscienze e di Bioingegneria Elettronica presso l’Università La Sapienza di Roma, direttore scientifico di BrainSigns e Editor in Chief del International Journal of Bioelecromagnetism, e la filosofa Fiorella Operto, fondatrice e vice presidente della Scuola di Robotica di Genova.
3 ottobre
Amore al tempo dei robot
Ex machina, di Alex Garland (UK 2015, 108’)
Intervengono Barbara Bottalico e Federica Pascucci
Il tema dei robot superintelligenti, coscienti e capaci di manipolare e ribellarsi all’uomo, è passato dalla fantascienza a una realtà prevedibile grazie al deep learning, alla crescita esponenziale delle possibilità di calcolo, alla realizzazione di robot umanoidi sempre più sofisticati e in grado di “leggere” le nostre emozioni. E mentre il cinema immagina amori tra umani e robot, gli scienziati mettono a punto macchine capaci di assisterci, di conversare con noi, di tenerci compagnia. Con quali conseguenze? Ne discuteranno Federica Pascucci, che insegna robotica all’Università di Roma Tre e Barbara Bottalico, docente di Bioetica all’Universitò di Pavia e specializzata nell’interazione tra diritto e nuove tecnologie, e in particolare robotica e intelligenza artificiale.
4 ottobre
Augmented reality: le nuove frontiere
A.I. – Intelligenza Artificiale, di Steven Spielberg (USA, 2001, 140’)
Intervengono Marco Gori e Sébastien Bratières
Il passaggio a un’umanità aumentata è uno dei traguardi prossimi venturi. C’è chi dice che nel 2050 non esisteranno più esseri umani come noi siamo abituati a conoscerli. Questo tema, presentato con la grande maestria di Spielberg, apre un dibattito sulle possibilità di simbiosi tra computer, protesi, umani e robot. Ne parliamo con Marco Gori, professore di Computer Science all’Università di Siena e Sébastien Bratières, direttore della PI Campus di Roma.
Modera Viviana Kasam, giornalista, presidente di BrainCircle Italia